martedì 10 giugno 2008

LE PIRAMIDI ED IL CERVELLO 1° PARTE...DAL VANGELO DI GIOVANNI UNA VERITA' ILLUMINANTE


E' noto che gli antichi Egizi (e non solo) custodivano e,
soprattutto,coltivavano conoscenze sulla struttura del
cervello umano. Credo che nessun essere umano avrebbe
lasciato tali segni sulla terra, se ciò non fosse servito per
lasciare ai posteri l'evidenzadi un sapere profondamente
spirituale. La costruzione delle piramidi, il segno più
evidente di un messaggio per i posteri, ha suscitato le
fantasie di parecchi impostori.
Sicuramente ai giorni nostri, orde di cospirazionisti e
millantatori di ogni sorta, hanno strumentalizzato una
verità imprenscindibile: la mente umana, se non contaminata,
è in grado di sviluppare le giuste facoltà animico spirituali.
Nel Vangelo di Giovanni viene messa alla luce questa
verità.

Dal Vangelo di Giovanni


La costituzione del cervello umano
1. (Continua il Signore:) «Ed ora vedremo se saremo in grado di
procurarci un complesso di tabelline del cervello per il vostro più
preciso ammaestramento! Per mezzo di Raffaele noi potremmo certo
farci portare immediatamente qui un paio di teste umane naturali,
e precisamente da Roma, dato che appunto in questo istante
là sono stati decapitati, addirittura sul Campidoglio, due dei peggiori malfattori!
Però simili teste di scellerati ci servirebbero a poco o addirittura
per niente!
2. Bisognerà dunque fare in modo che l'angelo ci procuri invece
quattro selci di materiale adatto, perfettamente bianche e pure,
togliendole da qualche ruscello, e con queste cercheremo di
rappresentare un cervello umano nel modo migliore concesso dalle
possibilità della materia. Va dunque, o Raffaele, e portaci qui
quanto ci occorre!»
3. Raffaele allora scomparve per circa sette istanti, e poi
improvvisamente riapparve e depose sulla mensa davanti a noi,
o meglio davanti a Me, quattro pezzi di selce bianchissima. Due
erano più grandi e due più piccole, le prime due corrispondevano al cervello
anteriore più grande destinato a ricevere le impressioni
delle immagini, le altre due al cervello posteriore più piccolo per
la registrazione dei suoni.
4. E quando quelle pietre furono poste in buon ordine dinanzi a Me,
Io le toccai, ed esse si fecero trasparenti come un purissimo cristallo
di roccia. Dopo di ciò Io alitai su di esse, e le masse si suddivisero in
milioni di piramidi a quattro facce triangolari, ciascuna delle quali era
costituita da tre lati o superfici esterne e dalla superficie di appoggio.
5. Le due selci che stavano alla Mia destra raffiguravano il cervello
nello stato di ordine perfetto, e quelle alla Mia sinistra invece il cervello
nello stato invertito in seguito a falsa educazione e ad altre influenze
negative, come si verifica comunemente fra gli uomini.
6. In quest’ultimo caso però non si trattava esclusivamente di
piramidi, ma accanto a poche piramidi apparivano pressoché tutte le
forme, le figure ed i tipi stereometrici, e ciò si vedeva con tanta maggiore
esattezza in quanto Io, mediante un nuovo alitare, avevo ingrandito dieci
volte le riproduzioni dei cervelli che avevo dinanzi a Me, in maniera
che agli occhi sbalorditi dei discepoli si rivelavano ormai quattro
voluminosi ammassi di materia che rappresentavano i cervelli
disposti in buonissimo ordine sulla mensa, la quale, a questo
scopo, per opera di Raffaele dovette venire ingrandita rapidamente
in misura considerevole.
7. Io allora dissi: «Ecco, adesso voi potete osservare separatamente e
in maniera ben distinta tutte e quattro le masse cerebrali.
8. Vedete, qui sulla destra, il grande cervello anteriore consiste
tutto di piramidi estremamente regolari, e così pure il piccolo cervello
posteriore consiste delle stesse piramidi, solo che quest'ultime sono tre
volte più piccole, e tuttavia sono grandi più che a sufficienza per l’anima,
per ricevere tutta la gamma delle vibrazioni dell'aria.
9. Ma ora guardate i due ammassi alla Mia sinistra! Qui, come
già osservato prima, si rivelano delle forme molto differenti tra di
loro le quali non combaciano perfettamente in nessun punto; ora qui,
ora là c'è uno spazio vuoto il quale genera ogni tipo di falsi riflessi
come avrete occasione di convincervi più tardi con i fatti. Il cervello
posteriore, che è del tutto simile a quello anteriore, ha esso
pure le sue tabelline ridotte ad un terzo della grandezza in rapporto
a quelle del rispettivo cervello anteriore. Osservate dunque un po’
queste forme».
10. Tutti allora si avvicinano per ammirare i cervelli rappresentati
artisticamente dalle quattro selci in proporzioni maggiori del
naturale - fino ad ora raffigurati unicamente nella loro forma di
tabelline piramidali - senza alcuna suddivisione in camere interiori
e senza alcun raccordo delle tabelline cerebrali fra di loro.
11. (Il Signore:) «Ecco, quando tutti si saranno fatti l’idea più chiara
possibile di ciò, Io allora, mediante un ripetuto alitare, separerò in
camere le tabelline cerebrali e provocherò una loro congiunzione
polare in ciascuna camera, nonché la congiunzione delle camere tra
di loro e quella del cervello anteriore col posteriore, affinché in questo
modo le tabelline cerebrali, di qualsiasi specie possano essere, siano
rese atte ad accogliere delle immagini e dei segni»
12. Cirenio stenta molto a rimettersi dal suo sbalordimento
ed infine esclama: «Ah, adesso comincio a vederci un po'
chiaro! I primi abitanti dell'Egitto, i quali per primi hanno
edificato le loro scuole in forma di piramide, erano certamente
degli esseri umani dall'anima ancora perfetta, quindi colmi
della luce interiore, e potevano osservare la
struttura organica del loro corpo! A questi primi abitanti
d'Egitto tali forme piramidali devono essere certo state
visibili e riconoscibili come le più importanti per la
conoscenza umana, e ispirandosi a questo concetto essi
hanno scelto questa forma anche nella edificazione
dei loro grandiosi edifici scolastici. Anzi, essi avranno
potuto scrutare esattamente, da cima a fondo, la struttura
di ogni singola piramide formata dalle tabelle cerebrali,
ed avranno poi dato anche internamente
a ciascuna piramide, da loro costruita in proporzioni assai
grandi, la stessa struttura che avevano trovato sussistere
organicamente in una piramide formata dalle tabelle cerebrali.
13. Ed è perciò che una piramide di questa specie ha nel suo

interno tanti e così svariati corridoi e stanze, considerando
le quali anche la persona più savia ed intelligente non può
assolutamente raccapezzarsi, né comprendere di quale utilità
possa essere stata questa o quell'altra cosa! O Signore! Questo
mio giudizio è sì o no ben fondato?»
14. Ed Io rispondo: «Il tuo giudizio è perfettamente vero e buono;

perché veramente era così, e per la stessa ragione gli egiziani
hanno anche fatto dipingere le pareti delle piramidi,
specialmente all'interno, con ogni tipo di segni, di iscrizioni,
e di immagini che in via di rispondenza rappresentavano
tutto quello che un essere umano nella sua carne deve passare
su questa Terra, e tutte le lotte che egli deve sostenere, nonché
come deve fare per riconoscere se stesso e per riconoscere che
il vero amore è il punto centrale di ogni vita».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da quale capitolo e quali versetti è tratto questo brano del vangelo di Giovanni? Vorrei contestualizzare meglio mi interessa.

Grazie
Mirko

Anonimo ha detto...

io nel vangelo di Giovanni questo brano non l'ho trovato. Mi sa che te lo sei inventato