venerdì 13 giugno 2008

LE PIRAMIDI ED IL CERVELLO 2° PARTE...DAL VANGELO DI GIOVANNI UNA VERITA' ILLUMINANTE



Il nesso esistente fra il cervello anteriore e quello posteriore


1. (Continua il Signore:) «Ma ecco, adesso Io aliterò nuovamente
su queste quattro masse cerebrali, e poi tu avrai occasione di vedere
qualcosa di simile agli obelischi (colonne appuntite) che si innalzano a
due a due davanti a ciascuna piramide egiziana. Certamente queste
colonne furono destinate dagli egiziani ad uno scopo
diverso da quello delle colonnine che si trovano a due a due dinanzi a
ciascun lato delle piramidi cerebrali, perché gli obelischi collocati
davanti alle piramidi indicavano semplicemente che la sapienza
andava cercata dentro alle piramidi; per questo naturalmente l’accesso
era consentito solo ad una persona di provata purezza.
2. I due minuscoli obelischi, invece, collocati davanti a ciascuna
tabellina delle piramidi cerebrali, in modo che ciascuna piramide
viene così ad averne otto, sono le matite per mezzo delle quali, in
seguito al movimento impresso a loro dagli appositi nervi del cervello
che si trovano collegati in maniera supremamente geniale mediante
un sistema meccanico-organico con i nervi della vista o con
quelli dell'udito, le tabelline vengono ricoperte, secondo un ordine
determinato, di caratteri oppure di altre immagini spirituali
corrispondenti.
3. Ma ora dedicate la vostra particolare attenzione a quello
che seguirà; noi adesso riempiremo queste matite di una linfa,
e cominceremo a considerare anzitutto il cervello in ordine!
Ecco, Io voglio che le tabelline di questo cervello vengano
anzitutto accuratamente ricoperte di caratteri in modo del tutto
ordinato, come se ciò venisse dal sentimento, sia per quanto
riguarda la vista che l'udito!
4. Allora tutti si sforzarono di fissare lo sguardo e di concentrare
al massimo la loro attenzione su questi nostri cervelli artificiali, e
rimasero in attesa di quello che sarebbe seguito. Certamente, in questo
caso Io dovetti far sorgere le immagini dalla cruda luce materiale,
perché della luce dell'anima, considerato che i Miei discepoli
guardavano con gli occhi della loro carne, non se ne avrebbe potuto far
nulla. Ma che cosa scorsero questi osservatori attentissimi?
5. Essi scorsero come dalle estremità di quelle matite si riversassero
sulle tabelline delle piramidi cerebrali una quantità di stelline di color
rossastro ed azzurrognolo, e precisamente in un ordine tale che chi fosse
stato dotato di una vista molto acuta avrebbe potuto vedere come con
quelle innumerevoli stelline si formavano sulle tabelline ogni tipo di
minuscole immagini meravigliosissime.
6. Certamente, per quegli istanti Io feci in modo che gli occhi degli
osservatori acquistassero per qualche tempo la forza di ingrandimento
di un buon microscopio, ciò che in quel caso era quanto mai necessario,
dato che altrimenti gli osservatori non avrebbero visto granché delle
mirabili immagini e forme della luce, né sarebbe stato sufficiente a tale
scopo l'ingrandimento al decuplo delle piramidi cerebrali di prima!
Ma poiché ormai essi vedevano le tabelline cerebrali ingrandite
al centuplo, erano in grado di scorgere già molte cose.
7. Io allora domandai a Cirenio che cosa vedesse. Ed egli
rispose: "Oh, Signore! Una meraviglia dopo l'altra! Dai piccoli obelischi
posti dinanzi alle piramidi cerebrali, in continua agitazione e costituiti da
moltissimi organi che si incrociano in ogni senso per tutta la loro lunghezza,
sgorgano incessantemente un gran numero di stelline di color rosso ed azzurro
chiaro. Le coppie di asticciole, quasi come le antenne di un insetto, sono in
continua attività su ciascuna delle quattro facce delle piramidi e lavorano
senza interruzione con le loro cime che sprizzano scintille qua e là sulle
rispettive facce triangolari con la massima sveltezza, e cospargono
quest'ultime di stelline. Certo si sarebbe portati a credere che da tutto
questo lavorìo intorno alle facce triangolari delle piramidi, apparentemente
senza senso e come fosse casuale, non dovrebbe risultare che una
quantità di sgorbi; ma invece si stanno componendo quasi
automaticamente delle figure regolari di ogni specie che procurano molto
diletto all’occhio.
8. Ecco, adesso io osservo anche come nelle due asticciole subentra
una quiete assoluta non appena una superficie triangolare è
completamente ricoperta di segni. Ma davvero è a mala pena credibile
che tutti questi segni e queste minuscole immagini in numero di mille
volte mille abbiano potuto venire tracciate dalle due matite viventi su
una simile tabella triangolare in questo breve tempo!
Le forme sono certo ad ogni modo molto piccole, quantunque una
tabella di questa specie noi la vediamo alta quanto un uomo di grande
statura, ma queste immagini e questi segni piccolissimi sono tanto nitidi
che qualcosa di più nitido e perfetto non lo si potrebbe immaginare.
9. Ma perché nel cervello posteriore, sulle rispettive tabelline del tutto
simili a quelle del cervello anteriore, non è possibile vedere alcuna di
quelle piccole immagini? Io non riesco a scoprire che delle lineette, dei
punti ed altri segni uncinati che non saprei proprio cosa vogliano significare!
Che spiegazione potrebbe venire data di questo fenomeno?"
10. Rispondo Io: "Questi sono altrettanti segni della parola; tuttavia
essi, là dove sono, non stanno isolati a sé, ma invece si trovano sempre
in uno stato di raccordo polare con la superficie di una delle tabelline
triangolari del cervello anteriore, ed il suono o l'idea registrata sulla
tabellina del cervello posteriore mediante linee, punti ed altri segni ad
uncino, viene registrata nello stesso istante pure sulla corrispondente
faccia della piramide del cervello anteriore, di solito
quella inferiore che forma la base della piramide, come una minuscola
immagine corrispondente al suono o all'idea, e così questa viene
rappresentata all’anima per un riconoscimento più agevole.
11. Per ottenere questo effetto, deve venire tesa una quantità di
filamenti nervei da ciascuna piramide cerebrale dell'occipite a ciascuna
piramide del capo anteriore, altrimenti nessuno potrebbe raffigurarsi in
maniera chiara un concetto appreso, o una cosa, oppure un'azione
descritta con parole.
12. I suoni inarticolati e così pure la musica non vengono registrati;
perciò anche nessuno può rappresentarsi una qualche immagine o una
qualche cosa in base ad un suono, o ad un'armonia o melodia. Infatti, come
già detto, simili suoni non vengono registrati sulle tabelline cerebrali del
capo anteriore, ma rimangono impressi unicamente sulle corrispondenti
facce delle piramidi dell'occipite sotto forma di linee, punti ed altre figure
ad uncino.
13. In compenso dalle facce delle piramidi dell'occipite, segnate
unicamente in corrispondenza ai suoni, si dipartono dei nervi attraverso
il midollo spinale fino ai nervi della bocca dello stomaco (gangli), e da questi
fino al cuore; ecco perché la musica, sempre che sia del tutto pura,
esercita un’influenza principalmente soltanto sull'animo, lo domina e non
di rado lo intenerisce e lo rende sensibilissimo.
14. Ma uscendo e salendo dall’animo, i suoni possono tuttavia essere
disegnati come forme sulle tabelline del cervello mediante la luce
dell’amore, come appunto avviene attraverso le stelline sprizzanti da
due piccoli obelischi. E allora i suoni non di rado sono per l’anima dei veri
segnali indicatori verso i grandi padiglioni vitali dello spirito. E per questa
ragione una musica retta e totalmente pura può essere di grande aiuto
all'anima per unirsi completamente col proprio
spirito! Imparate dunque ed insegnate anche la musica, purché sia pura
come la coltivò un giorno Davide!
15. Che una musica molto pura abbia questo potere, voi lo potete
rilevare dal fatto che, se radunate in un dato luogo nemici ed amici
e fate risuonare una musica pura in mezzo a loro, vedrete che ben
presto invece di nemici vi troverete dinanzi unicamente degli affabili
amici. Certamente, un effetto simile lo può ottenere soltanto una musica
che sia del tutto pura; una musica impura e rozza ottiene invece addirittura
l'effetto opposto.
16. Ecco che ora tu hai visto come perfino i suoni vengono rappresentati
per vie indirette all'anima come qualcosa di visibile, quantunque non
come immagini concrete ma tuttavia come forme superiori spirituali
raffigurate da ogni tipo di segni, quali di simili se ne riscontrano sugli
antichi monumenti egiziani. Ed Io credo che quanto è stato mostrato finora
ti riuscirà discretamente chiaro, cosicché non è necessario aggiungerci altro
se non che tutto questo avviene solo in un cervello ben ordinato e incorrotto,
nell’ordinata preparazione che viene dall’animo (sentimento), e dove le
tabelline cerebrali vengono scritte dapprima con la
luce, con svariate forme animiche e spirituali».

martedì 10 giugno 2008

LE PIRAMIDI ED IL CERVELLO 1° PARTE...DAL VANGELO DI GIOVANNI UNA VERITA' ILLUMINANTE


E' noto che gli antichi Egizi (e non solo) custodivano e,
soprattutto,coltivavano conoscenze sulla struttura del
cervello umano. Credo che nessun essere umano avrebbe
lasciato tali segni sulla terra, se ciò non fosse servito per
lasciare ai posteri l'evidenzadi un sapere profondamente
spirituale. La costruzione delle piramidi, il segno più
evidente di un messaggio per i posteri, ha suscitato le
fantasie di parecchi impostori.
Sicuramente ai giorni nostri, orde di cospirazionisti e
millantatori di ogni sorta, hanno strumentalizzato una
verità imprenscindibile: la mente umana, se non contaminata,
è in grado di sviluppare le giuste facoltà animico spirituali.
Nel Vangelo di Giovanni viene messa alla luce questa
verità.

Dal Vangelo di Giovanni


La costituzione del cervello umano
1. (Continua il Signore:) «Ed ora vedremo se saremo in grado di
procurarci un complesso di tabelline del cervello per il vostro più
preciso ammaestramento! Per mezzo di Raffaele noi potremmo certo
farci portare immediatamente qui un paio di teste umane naturali,
e precisamente da Roma, dato che appunto in questo istante
là sono stati decapitati, addirittura sul Campidoglio, due dei peggiori malfattori!
Però simili teste di scellerati ci servirebbero a poco o addirittura
per niente!
2. Bisognerà dunque fare in modo che l'angelo ci procuri invece
quattro selci di materiale adatto, perfettamente bianche e pure,
togliendole da qualche ruscello, e con queste cercheremo di
rappresentare un cervello umano nel modo migliore concesso dalle
possibilità della materia. Va dunque, o Raffaele, e portaci qui
quanto ci occorre!»
3. Raffaele allora scomparve per circa sette istanti, e poi
improvvisamente riapparve e depose sulla mensa davanti a noi,
o meglio davanti a Me, quattro pezzi di selce bianchissima. Due
erano più grandi e due più piccole, le prime due corrispondevano al cervello
anteriore più grande destinato a ricevere le impressioni
delle immagini, le altre due al cervello posteriore più piccolo per
la registrazione dei suoni.
4. E quando quelle pietre furono poste in buon ordine dinanzi a Me,
Io le toccai, ed esse si fecero trasparenti come un purissimo cristallo
di roccia. Dopo di ciò Io alitai su di esse, e le masse si suddivisero in
milioni di piramidi a quattro facce triangolari, ciascuna delle quali era
costituita da tre lati o superfici esterne e dalla superficie di appoggio.
5. Le due selci che stavano alla Mia destra raffiguravano il cervello
nello stato di ordine perfetto, e quelle alla Mia sinistra invece il cervello
nello stato invertito in seguito a falsa educazione e ad altre influenze
negative, come si verifica comunemente fra gli uomini.
6. In quest’ultimo caso però non si trattava esclusivamente di
piramidi, ma accanto a poche piramidi apparivano pressoché tutte le
forme, le figure ed i tipi stereometrici, e ciò si vedeva con tanta maggiore
esattezza in quanto Io, mediante un nuovo alitare, avevo ingrandito dieci
volte le riproduzioni dei cervelli che avevo dinanzi a Me, in maniera
che agli occhi sbalorditi dei discepoli si rivelavano ormai quattro
voluminosi ammassi di materia che rappresentavano i cervelli
disposti in buonissimo ordine sulla mensa, la quale, a questo
scopo, per opera di Raffaele dovette venire ingrandita rapidamente
in misura considerevole.
7. Io allora dissi: «Ecco, adesso voi potete osservare separatamente e
in maniera ben distinta tutte e quattro le masse cerebrali.
8. Vedete, qui sulla destra, il grande cervello anteriore consiste
tutto di piramidi estremamente regolari, e così pure il piccolo cervello
posteriore consiste delle stesse piramidi, solo che quest'ultime sono tre
volte più piccole, e tuttavia sono grandi più che a sufficienza per l’anima,
per ricevere tutta la gamma delle vibrazioni dell'aria.
9. Ma ora guardate i due ammassi alla Mia sinistra! Qui, come
già osservato prima, si rivelano delle forme molto differenti tra di
loro le quali non combaciano perfettamente in nessun punto; ora qui,
ora là c'è uno spazio vuoto il quale genera ogni tipo di falsi riflessi
come avrete occasione di convincervi più tardi con i fatti. Il cervello
posteriore, che è del tutto simile a quello anteriore, ha esso
pure le sue tabelline ridotte ad un terzo della grandezza in rapporto
a quelle del rispettivo cervello anteriore. Osservate dunque un po’
queste forme».
10. Tutti allora si avvicinano per ammirare i cervelli rappresentati
artisticamente dalle quattro selci in proporzioni maggiori del
naturale - fino ad ora raffigurati unicamente nella loro forma di
tabelline piramidali - senza alcuna suddivisione in camere interiori
e senza alcun raccordo delle tabelline cerebrali fra di loro.
11. (Il Signore:) «Ecco, quando tutti si saranno fatti l’idea più chiara
possibile di ciò, Io allora, mediante un ripetuto alitare, separerò in
camere le tabelline cerebrali e provocherò una loro congiunzione
polare in ciascuna camera, nonché la congiunzione delle camere tra
di loro e quella del cervello anteriore col posteriore, affinché in questo
modo le tabelline cerebrali, di qualsiasi specie possano essere, siano
rese atte ad accogliere delle immagini e dei segni»
12. Cirenio stenta molto a rimettersi dal suo sbalordimento
ed infine esclama: «Ah, adesso comincio a vederci un po'
chiaro! I primi abitanti dell'Egitto, i quali per primi hanno
edificato le loro scuole in forma di piramide, erano certamente
degli esseri umani dall'anima ancora perfetta, quindi colmi
della luce interiore, e potevano osservare la
struttura organica del loro corpo! A questi primi abitanti
d'Egitto tali forme piramidali devono essere certo state
visibili e riconoscibili come le più importanti per la
conoscenza umana, e ispirandosi a questo concetto essi
hanno scelto questa forma anche nella edificazione
dei loro grandiosi edifici scolastici. Anzi, essi avranno
potuto scrutare esattamente, da cima a fondo, la struttura
di ogni singola piramide formata dalle tabelle cerebrali,
ed avranno poi dato anche internamente
a ciascuna piramide, da loro costruita in proporzioni assai
grandi, la stessa struttura che avevano trovato sussistere
organicamente in una piramide formata dalle tabelle cerebrali.
13. Ed è perciò che una piramide di questa specie ha nel suo

interno tanti e così svariati corridoi e stanze, considerando
le quali anche la persona più savia ed intelligente non può
assolutamente raccapezzarsi, né comprendere di quale utilità
possa essere stata questa o quell'altra cosa! O Signore! Questo
mio giudizio è sì o no ben fondato?»
14. Ed Io rispondo: «Il tuo giudizio è perfettamente vero e buono;

perché veramente era così, e per la stessa ragione gli egiziani
hanno anche fatto dipingere le pareti delle piramidi,
specialmente all'interno, con ogni tipo di segni, di iscrizioni,
e di immagini che in via di rispondenza rappresentavano
tutto quello che un essere umano nella sua carne deve passare
su questa Terra, e tutte le lotte che egli deve sostenere, nonché
come deve fare per riconoscere se stesso e per riconoscere che
il vero amore è il punto centrale di ogni vita».

sabato 24 maggio 2008

COME SI FA A NON RISPETTARE LA SUA VOLONTA'?


Ecco il racconto di una docente di Storia testimone oculare
degli scontri dell'altra sera davanti alla discarica di Chiaiano
"Così ho visto i poliziotti scatenati
picchiare donne e persone anziane"

"Ho avuto la netta sensazaione che tutto fosse preordinato. Una carica non motivata
La gente aveva le braccia alte, quelli strappavano gli orologi per farle abbassare"



NAPOLI - Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, riceviamo questa testimonianza suglia scontri di ieri sera a Chiaiano: "Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto".

Ecco il racconto della professoeressa Di Guida

"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra".

"Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare".

"Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".

Elisa Di Guida
(docente di Storia e Filosofia - Napoli)

LE TASSE SONO UNA TRUFFA...IN ASSENZA DI SOVRANITA' MONETARIA


LE TASSE ATTUALI SONO UN FURTO

L'attuale tassa da pagare per la strada mi priva del pane.
E ruba il mio pane.
Questa tassa è una rapina. Le imposte attuali,
non sono in conformità con la realtà. Mi rubano la possibilità
di comprare beni che potrei ottenere con il denaro
che devo utilizzare per il pagamento di imposte.
Di Gilberte Côté-Mercier

Le tasse presenti sono una rapina. Le attuali tasse
devono essere abolite. Avete sentito i "White berretts"
ripetere queste due frasi molte volte. Si potrebbe credere
che sia pura propaganda, uno slogan utilizzato per
colpire l'immaginazione! Un uomo d'affari ci è venuto a
trovare al "Michael" Office; egli ci ha detto prima di
lasciare la nostra casa: "Sono molto felice di essere
venuto qui. Ho imparato qualcosa che non sapevo:
che le tasse attuali sono veramente una rapina
, che
devono sparire e possono sparire. Ho pensato che il vostro
poster esprimesseso uno slogan. Ma ora mi rendo conto che si tratta
di una verità basata su solide argomentazioni ".
Un giovane studente dell 'Università di Ottawa,
ha partecipato ad uno dei nostri incontri. Egli ha dichiarato
che era felice di capire finalmente come le opere
pubbliche potrebbero essere finanziate senza imposte da
un sistema provinciale di credito, e come il ritiro e il
rilascio dei soldi dovrebbe essere fatto da un sistema
sociale di credito finanziario.Le tasse attuali sono una rapina.
Lo ripeteremo con convinzione e caparbietà fino a quando
non saranno abolite. Per questo sono la rovina delle nostre
famiglie e della società
.L'imposta sul reddito, con
le sue intollerabili implicazioni , è un incubo per tutti.
Le tasse sulla proprietà e le tasse sul reddito che aumentano
costantemente, cacciano le famiglie dalle loro case, fattorie
od imprese strappandole dalle mani di coloro che le hanno
costruite. Il Pension Board, un'altra imposta dissimulata
sotto un falso nome, si aggiunge alla già intollerabile
pressione fiscale. Questa rapina legalizzata è sempre in aumento. Si tratta di una rapina compiuta dalla legge stessa - il governo,
che prima di tutto si suppone debba essere il protettore di tutte
le persone contro gli invasori, ladri ed altri. Tutte queste
tasse devono sparire senza indugio. I più intelligenti sistemi
dei nostri governi non saranno altro che rimedi inutili
fintanto che l'attuale sistema fiscale non sarà abolito.
I nostri governi agiscono come protettori dei ladri.
Sono loro fedeli lacchè.

DOMANDE E RISPOSTE

Le tasse presenti sono una rapina. Per capire questo,
procediamo con domande e risposte.

D. - Perché le tasse?
A. - Per pagare per i servizi pubblici, le strade, i vigili
del fuoco, ecc.

D. - Con cosa sono costruite le strade?
A. - Con beni materiali, come sabbia, cemento, ecc, e con il lavoro.

D. - Come fanno per vivere gli uomini che costruiscono la strada?
A. - Attraverso beni materiali, come ad esempio il pane,
l'alloggio, ecc

D. - Cosa è richiesto per la produzione di questi beni materiali?
A. - Sono necessari altri beni materiali e manodopera .
Ci sono i servizi pubblici, come le strade, che richiedono beni
materiali e lavoro. Ci sono servizi personali, come il pane,
che richiedono beni materiali e del lavoro. Servizi pubblici
e privati: due settori, il pubblico ed il privato. Questi due
settori richiedono beni materiali e del lavoro. La popolazione
possiede denaro, potere d'acquisto, per acquistare i servizi di
entrambi i settori, pubblici e privati, la strada ed il
pane quotidiano.

D. - E che cosa sono le tasse?
A. - Si tratta di una parte del denaro della popolazione
sottratto quindi dal settore privato per passare al settore
pubblico, sottratto dal pane quotidiano per passare alla
strada. Il governo vuole ridurmi senza pane, in modo da poter
pagare per la strada.

D. - Ma è necessario che io resti senza pane, in modo da
poter pagare per la costruzione della strada?
A. - Niente affatto. Ci sarà sempre pane a sufficenza per
la vendita, se costruiamo una strada; sia durante la costruzione
della strada che dopo la sua costruzione. Quindi, non vi è
alcun motivo per me di restare senza il pane fino a che il
fornaio non ne cambierà la quantità prodotta o non ne diminuirà
la produzione. Se fosse il panettiere a dover costruire la strada,
potrei perdere il mio panettiere ed il mio pane. Invece no, il
panettiere continua a cuocere il pane. Allora perché dovrei
restare senza pane? L'imposta da pagare per la strada mi priva
del pane. Questa tassa è una rapina. E ruba il mio pane.
Finché la produzione del settore privato continua allo
stesso ritmo, il governo non deve prendere un singolo centesimo
dalla mia tasca per pagare la produzione del settore pubblico.
Devo tenere tutto il mio potere d'acquisto per i beni e servizi
privati, affinchè i servizi privati non vengano ridotti. La
costruzione della strada, non li ridurrà. Al contrario, la
costruzione della strada è buona per il commercio, e comporta
anche un aumento della produzione del settore privato. Se il
fornaio smettesse di cuocere il pane perché una strada sta per
essere costruita, allora potrebbe essere riscossa una tassa per
togliere il mio potere di acquisto di pane ed utilizzarlo
per pagare la strada. Ma le tasse di oggi, che mi privano di
ricchezza, non sono in conformità con la realtà. Esse sono illegali. sitratta di una rapina.
Mi rubano dei beni personali che potrei ottenere con il denaro
che devo versare per le imposte.

NUOVA MONETA

D. - Ma, allora, come volete che il governo riesca pagare per
la sua strada?
A. - Il governo deve pagare per la sua strada con la nuova
moneta, creata da un Ufficio del Credito, nello stesso momento
in cui la strada viene costruita. Gli ingegneri ed i lavoratori
costruiscono la strada. I finanziatori devono creare il credito,
il denaro da pagare per la strada, affinché venga costruita.
Devonoc reare tanto denaro quanto richiesto. Nuovissimo denaro,
in quanto si tratta di una nuova strada. Denaro preso da nessuna
parte, né dalle tasche dei contribuenti né altrove. Denaro
appositamente creato per la strada. Per una nuova produzione,
nuovo denaro. Come si può vedere, la strada
non è pagata con le tasse, ma con il nuovo credito, in quanto
il credito è denaro.

D. - Sì, ma se l'Ufficio di Credito quindi crea sempre nuovi
soldi per tutti i servizi pubblici, ci saranno un sacco di
soldi nuovi! Questo non provocherà inflazione?
A. - L'Ufficio di Credito deve creare denaro per la produzione
che è stata fatta, e distruggere i soldi per il consumo ed
il logorio. Questo Ufficio Nazionale di Credito mantiene i conti
nazionali. Mantiene i conti della produzione e del consumo,
che è costituito dall'uso dei beni materiali e dalla manodopera,
e dall'usura delle cose. L'Ufficio di credito crea denaro per la
produzione e lo distrugge per il consumo. Lo crea affinché
la produzione sia effettuata, e lo distrugge appena la produzione
è consumata. In questo modo, vi è un costante equilibrio tra i prezzi
dei beni ed il potere d'acquisto. Con questo equilibrio, gli
individui sono dotati di tutti i soldi necessari per pagare per
tutti i servizi pubblici e privati.

D. - Lei intende che l'Ufficio di Credito deve creare anche
i soldi per la produzione privata?
A. - La maggior parte sicuramente. L'Ufficio di Credito deve
creare il denaro pertutte le produzioni , pubbliche e private.
Il denaro creato per la produzione privata è distribuito agli
individui attraverso tre canali: il finanziamento senza interessi
per le imprese private; lo sconto sui prezzi, dato agli acquirenti,
e il dividendo a tutti i cittadini. Il denaro creato per la
produzione pubblica è affidato al governo per i servizi pubblici.
Questo è il modo per abolire le tasse. Sparirebbero anche la
maggior parte delle imposte, la parte che è attualmente utilizzata
per pagare gli interessi sui prestiti pubblici, e quindi anche il
debito pubblico. Il debito nazionale non esisterebbe più e,
di conseguenza, non ci sarà più bisogno di servirsi del debito.
Le tasse verranno abbassate di conseguenza.

D. - Ma, allora, significa che ci saranno ancora alcune
tasse da pagare?
A. - Servizi come la nettezza urbana e i pompieri saranno
ancora pagati dai contribuenti. Ma l'Ufficio di Credito deve
distribuire agli individui tutti i soldi necessari per pagare
tutti i servizi pubblici e privati. I servizi devono essere pagati
con denaro. Il denaro è un sistema di contabilità. La contabilità
non deve mai mancare nei riguardi dei servizi offerti. Ci sono
i vigili del fuoco, gli uomini che sono pronti a spegnere gli
incendi. La ricchezza sono i nostri vigili del fuoco. Vera
ricchezza, ricchezza reale. L'Ufficio del credito deve includere
nella sua contabilità questa vera ricchezza rappresentata dai
nostri vigili del fuoco. E l'Ufficio del Credito deve assicurarsi
che la popolazione abbia il denaro per pagare i vigili del fuoco.
Lo stesso per il settore privato. C'è tanto burro per la vendita
come quanto la polazione è in grado di consumare. Il burro è la
vera ricchezza, la ricchezza reale. La ricchezza finanziaria,
il denaro-ricchezza, è solo contabilità
.
L'Ufficio Nazionale del credito deve assicurarsi che le persone
non abbiano la mancanza di denaro per pagare il burro.
Il ruolo svolto dall'Ufficio del Credito è di fornire di denaro
per il paese, così come gli agricoltori devono rifornire di prodotti
alimentari il paese. Oggi, l'Ufficio del Credito non è un
ufficio nazionalizzato, ma un ufficio di privati. Si tratta di banche,
che esistono per il profitto dei banchieri, invece di un vero e
proprio Ufficio del Credito, ben amministrato, che dovrebbe esistere
per tutta la popolazione. Dovrebbe esistere un Ufficio di Credito
provinciale: un Ufficio di credito del Quebec, un Ufficio di
Credito dell'Ontario ecc.

D. - Allora dobbiamo assolutamente avere un Nazionale od un
Provinciale Ufficiodel Credito!
R. - Certo. Senza un Ufficio Nazionale del Credito, è l'anarchia
nel sistema monetario, nel nostro bilancio familiare e nei bilanci
dei governi. Le tasse sono una rapina. L'intero sistema finanziario
attuale è una rapina dalla A alla Z
.

Gilberte Coté-Mercier
Traduzione Biopresto

http://www.versdemain.org/

mercoledì 21 maggio 2008

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO....GIANNI LETTA


Berlusconi presidente del Consiglio?

Ma dai non ditemi che ci credete!!! Berlusconi con le sue capacità non

potrebbe che occuparsi (così come appunto dimostra) di marketing e

comunicazione, per conto di quella banda di improvvisati ministri che

ci (si) rappresentano (a me no di certo), o per conto proprio.

Del resto anche Berlusconi stesso ha detto che l'unico insostituibile

nel suo governo è GIANNI LETTA.

Ebbene si, è proprio Gianni Letta il vero presidente del consiglio, senza il

quale Berlusconi non andrebbe nemmeno a pisciare e senza il quale, non

si sarebbe nemmeno sposato (ma visto come è andata a finire...).

Il matrimonio con Gianni Letta nasce da antica data.

Nel 1987 infatti Berlusconi, ammirato dalle sue capacità giornalistico

manageriali, gli offre responsabilità manageriali alle reti Fininvest.

Arriva addirittura a proporlo come Presidente della Repubblica, ma

venne eletto Napolitano.

Il loro matrimonio è indissolubile e Berlusconi dimostra di non poterne

fare a meno, visto che Letta viene sempre nominato sottosegretario

alla presidenza del consiglio.

Nel 2007 accade un fatto che mette in luce parecchi aspetti

a riguardo di Gianni Letta.

Viene definitivamente consacrato nel gota della finanza???

Consulente della Goldman Sachs???

Da lui Goldman si aspetta una «consulenza strategica sulle opportunità

di business development, con un focus particolare sull’Italia».

Ricordiamo cosa è Goldman Sachs.

"Goldman Sachs è una delle maggiori e più affermate banche

d'affari del mondo, con sede a New York e numerosi filiali nelle

principali capitali del globo, che si è resa protagonista negli anni

per consulenze, gestione di ristrutturazioni, fusioni ed acquisizioni

aziendali, investimenti su materie prime, derivati e azioni a rischio,

amministrazioni di fondi d'investimento e previdenziali"

Dunque la dinastia si perpetua: dopo Monti, Draghi, Prodi ecco

l'ennesimo vassallo del governo filo americano. La portaerei italiana

è pronta di nuovo a salpare ed ho paura che ben presto

sentiremo odore di sangue nelle stive.

Il sangue sarà il nostro sempre più schiacciati dall'avidità del

potere bancario e dal servile atteggiamento dei camerieri

politici.


Biopresto


lunedì 7 aprile 2008

SOVRANITA' MONETARIA POPOLARE...GUERNSEY DIMOSTRA LA BONTA' DELLA SUA REALIZZAZIONE


Esperimento monetario di Guernsey

Guernsey è una piccola isola situata nel canale della Manica.

Ha una popolazione di origine anglo-normanna. L'isola si trova

più vicino alla costa francese piuttosto che all'inglese. Alla fine

delle guerre napoleoniche, l'isola, come molti altri paesi, era in

condizioni miserevoli, sia fisicamente che finanziariamente.

Non c'erano soldi. Ci fu bisogno di strade, frangi flutti, mercati.

Non vi è stata alcuna carenza di manodopera. Ma non c'erano

soldi da pagare per queste opere.Il denaro utilizzato dalla gente

sull'isola era la moneta inglese, la lira sterlina. Ma, come dopo

ogni guerra, i finanziatori chiesero indietro i soldi avanzati per

finanziare la "macellazione", e le sterline quindi scarseggiarono

ovunque. L'Isola ebbe un governo autonomo ", gli Stati di Guernsey."

Così ebbe i diritti inerenti a tutti i governi sovrani; tra gli altri diritti,

quello di regolare il volume di denaro in circolazione nel paese.

Ma, non più di qualsiasi altro paese, gli Stati di Guernsey pensarono

di esercitare questa prerogativa sovrana.


Un intelligente governatore

L'Isola aveva soprattutto bisogno di un nuovo mercato , e un

comitato fu istituito per occuparsi di questo. La commissione

si recò dal governatore per spiegargli la situazione:

"Abbiamo bisogno di un nuovo mercato, ma non abbiamo

soldi per costruirlo".

"Di quale materiale avete bisogno per costruire un mercato?"

Chiese il governatore.

"Di pietre e legno".

"Li Avete sull'isola?"

"Certo, e in abbondanza".

"Avete dei lavoratori?"

"Sì. Ma è il denaro che manca".

"Non potrebbe il vostro parlamento emettere il denaro?"

Chiese il governatore.


Una nuova idea!

Questa idea non era mai venuta agli uomini del comitato,

che non aveva mai analizzato la questione monetaria. Essi

sapevano dove trovare il denaro, quando c'era; ma non si

erano mai chiesti da dove venivano i soldi o da dove

possono "iniziare". Il metodo della tassazione quando c'era

denaro era piuttosto familiare. Ma il metodo di infettare il

denaro carente, e della tassazione solo dopo, è stato qualcosa

di nuovo per i nostri amministratori.


Questioni di moneta nazionale

Una stima dei costi fu preparata e gli Stati stamparono

il denaro richiesto, che è stato corrisposto sia a chi lavorò

al progetto sia a chi fornì i materiali per la costruzione.

Appena la nuova moneta entrò in circolazione tra la gente,

gli scambi subirono un accelerazione. I salariati andarono

dai negozianti, i commercianti andarono dai produttori, i

produttori acquisirono sufficienti risorse per aumentare la

loro produzione. La moneta fu accolta ovunque. Il governo

prese provvedimenti contro l'inflazione decretando un tetto

di denaro da tassare, in modo da non poter essere accumulato.

Ma, appena la crescente attività richiese una corrispondente

quantità di denaro, altre emissioni furono disposte dal governo

per le altre opere. Il 12 ottobre 1822, il nuovo mercato fu

completato e aperto. Non un centesimo di debito pubblico

fu creato per questa impresa pubblica!!


Intervento dei banchieri

Al tempo della prima emissione, non vi era alcuna banca

sull'isola. Questo spiega, senza dubbio, perché non vi fu

opposizione all'emissione di denaro da parte dello stato.

Ma dieci anni dopo la prima emissione, l'Isola era diventata

così prospera, grazie alle attività consentite da un sufficiente

volume di denaro, che le banche inglesi misero gli occhi su questa

isola. I banchieri inglesi istituirono succursali sull'isola e

convinsero la popolazione ad accettare delle regole ortodosse.

"E' stato erroneo". dissero ", lasciare che il governo per anni

finanziasse le sue imprese, senza creare debito". I banchieri

fecero di tutto per impedire ulteriori emissioni, per poter

introdurre il sistema di prestiti onerosi per il governo, e per

ritirare dall'isola il denaro di Stato che era stato messo in

circolazione. Vi fu una certa resistenza, ma i banchieri vinsero,

con i loro metodi abituali. Così il 9 ottobre del 1836, gli Stati di

Guernsey abdicarono alle loro prerogative sovrane per il controllo

del volume di denaro. Da allora in poi, la quantità di moneta

nazionale diminuì progressivamente, e fu sostituita dal denaro

emesso dalle banche private sotto forma di prestiti trascinando

l'isola nel debito.


Perché un problema finanziario?

Come si può vedere, con le risorse naturali, i lavoratori, e un pò

di buon senso, non vi è alcun problema finanziario. Ma quando

accorti sfruttatori vogliono regolamentare le attività economiche

in base alla loro potenza e al loro profitto, allora nasce il problema

finanziario. Naturalmente, coloro che sono alla ricerca di argomenti

per giustificare l'attuale regime diranno che Guernsey è stata solo

un insignificante piccola isola; che il controllo del volume di denaro

da parte dei rappresentanti del popolo è un bene per un paese

piccolo, ma non per un grande Paese. D'accordo. Prendete atto di

ciò che questi signori vi obbiettano oggi. La prossima settimana,

questi stessi gentiluomini vi diranno che il problema del denaro

non può essere risolto correttamente in un piccolo territorio o in

una provincia, ma deve essere portato a un livello federale o anche

a livello internazionale! Non fu ancora credito sociale quello che si

ebbe in Guernsey dal 1820 al 1836. Non c'è dubbio però che lo

sviluppo di quel tempo e di quel luogo non avrebbe permesso di

andare così lontano da dare un dividendo ai consumatori. Ma era

già un sostegno alla moneta nazionale priva di debito, emessa in

conformità con le possibilità per far fronte alle necessità. L'emissione

della moneta nazionale da parte degli Stati di Guernsey non

provocò né inflazione né disoccupazione. Hanno creato l'attività

e la prosperità. Ma queste emissioni non hanno fatto

schiavo nessuno, e questo è il motivo per cui le banche

intervennero.
Louis Even
Traduzione Biopresto

domenica 30 marzo 2008

LA PROCREAZIONE NELL'ANIMALE E NELL'UOMO (parte quarta)

Vi chiedo un ultimo sforzo, per chi ha avuto la pazienza di
seguire fin qui, sarebbe un peccato rinunciare ora.
La procreazione nell’animale e nell'uomo
1. Raffaele: «Durante l'atto dell'accoppiamento degli animali ha luogo
semplicemente un eccitamento del pensiero vitale fondamentale animico
- che già si trova nell'ovulo - verso un'attività ordinata. Senza un tale
eccitamento, questo elemento vitale rimarrebbe nella sua muta quiete
divoratrice, limitandosi a nutrirsi a spese dei più vicini che gli stanno
intorno, e questi farebbero a loro volta altrettanto verso il primo,
e tutto questo continuerebbe finché essi non si fossero consumati
reciprocamente fino all'ultimo atomo. Così pure però potrebbe
essere il caso anche con gli altri ovuli, che sono stati eccitati mediante
l'accoppiamento, se le necessarie condizioni ulteriori per lo sviluppo
venissero a mancare, o non si verificassero nella giusta misura.
2. L'atto dell'accoppiamento in tutti gli animali non è che un
eccitamento dell'ovulo già esistente nel corpo della femmina, poiché
i piccoli cumuli di principi animici vegetali ed animali si raccolgono
continuamente in un dato numero e ordine nel posto stabilito nel corpo
materno. Una volta al loro posto, essi eccitano
dapprima la femmina la quale, appunto in seguito all'eccitamento,
stimola subito a sua volta il maschio; esso allora si accosta alla femmina
e la feconda, però non deponendo anche lui un nuovo germe nella femmina,
ma soltanto ridestando all'attività il germe vitale già esistente nella femmina.
3. Ecco come avviene: il seme del maschio, che consiste di spiriti
vitali più liberi e sciolti, induce i germi vitali vincolati della femmina
ad una vera rivoluzione ordinata, e in tale modo li costringe all'attività;
senza questa costrizione essi rimarrebbero a riposare nella loro dolce
inerzia, e non si afferrerebbero tra di loro per la formazione e per
l'interna organizzazione di un essere. Gli spiriti del seme maschile
stuzzicano e solleticano continuamente gli spiriti vitali della femmina,
senza dar loro né pace né tregua di nessun tipo, ma a questo
eccitamento gli spiriti vitali della femmina si oppongono incessantemente,
e talvolta - se sono molto vigorosi - riescono perfino a rendere vana l'azione
degli spiriti del seme maschile. Questo atto nel linguaggio degli
allevatori viene chiamato “dispersione”, ed ha luogo molto di frequente
in particolare fra il bestiame bovino, anche se si verifica spesso in altri
animali e perfino nell'uomo, poiché gli spiriti vitali femminili
nel germe vitale materno sono troppo inclini a stare tranquilli per
adattarsi di buon grado ad una qualche attività costante e sistematica.
Ma una volta eccitati sufficientemente e a dovere, allora la cosa procede
senz'altro regolarmente.
4. Vedete, precisamente ora abbiamo qui dinanzi a noi per il libero
esame un germe vitale materno di questo genere; guardate un po'
come durante il tempo necessario per la mia spiegazione esso si è già
molto calmato! Se io adesso lo lasciassi così, allora nella sua tendenza
al riposo si raggrinzerebbe e si contrarrebbe continuamente per il fatto
che le sue parti si spingerebbero sempre più verso il centro, lo
succhierebbero fino a vuotarlo e finirebbero poi col perire con esso.
Questi spiriti vitali sono, per così dire, timidi e paurosi come i piccoli
bambini, e una volta che, come vedete qui, si sono racchiusi in se stessi,
non prendono più nessun nutrimento dall'esterno, ma succhiano invece
continuamente dal loro proprio centro-madre, e devono perciò anche
avvizzirsi e restringersi fino a ridursi ad un minutissimo nucleo della
grandezza di un punto. Ora però noi faremo venire qui degli spiriti
vitali primordiali vigorosi e maschili, e faremo in modo che gli stessi
siano eccitati continuamente perché si agitino e in questo modo
striscino senza posa sopra questo pigro nucleo femminile, ed allora
vedrete poi quale sarà l'effetto che ne risulterà.
5. Ecco, secondo la Volontà del Signore io ho fatto radunare qui,
mediante i molti spiriti subordinati che stanno al mio servizio, quegli
spiriti vitali del pensiero primordiale che prima guizzavano lì sull'acqua
e che, come vedete, sono più grandi, hanno la forma di lunghe lingue
di fuoco e splendono di viva luce.
Guardate ora con tutta l'attenzione possibile come essi siano solleciti
ed accaniti nel disporsi intorno al nucleo vitale femminile che si
libra in libertà dinanzi a noi, ed ora ecco che gli spiriti vitali più piccoli,
tutti femminili, iniziano di nuovo ad agitarsi e tentano di liberarsi
dagli irrequieti spiriti vitali maschili. Ma questi non cedono in nessun
modo, e l'eccitazione degli spiriti vitali femminili si propaga
sempre più profondamente fino al centro principale della vita.
6. Ora perfino quest'ultimo comincia a muoversi, e siccome gli spiriti
vitali che gli fanno ressa intorno, resi di nuovo affamati in seguito
all’attività febbrile, sono costretti a nutrirsi della luce degli spiriti
vitali maschili e diventano in tal modo a loro volta più luminosi e
più colmi, così anche lo spirito del pensiero di vita principale che è al
centro riceve per mezzo loro un nutrimento virile.
Costretti poi da questa attività, gli assedianti dall'interno all'esterno
vengono incitati ad organizzarsi sempre di più ed a costituirsi in una
specie di baluardo ben sistemato. Però gli spiriti vitali più vigorosi situati
verso il centro, ormai bene illuminati, riconoscono se stessi, il loro senso
e il suo ordine, e si assestano secondo le loro caratteristiche e la loro
affinità, così che voi potete già osservare da ciò come risultino dei
collegamenti organici e come la parte esterna trapassi
in una forma che comincia ad assomigliare sempre più ad un animale.
7. Come conseguenza di questo lavorio e di questa lotta, tutte le parti
vitali sentono sempre più il bisogno di nutrimento, il quale viene fornito
loro sempre in maggior quantità dagli elementi vitali maschili; però
gli spiriti vitali esteriori del nucleo iniziale - i quali vanno ordinandosi
sempre di più - cominciano, a causa del nutrimento, a familiarizzare
con gli spiriti maschili che li mettono in agitazione. Il timore e
l'avversione di prima svaniscono, e questo sentire si diffonde anche
fra gli spiriti interni; tutto inizia ad agitarsi e a muoversi più liberamente,
ed il processo di costituzione dell'essere è ora in questo brevissimo
tempo così avanzato che voi, figli del Signore, potete ormai già stabilire
che specie di animale comparirà qui. Ecco, vedete, ne verrà fuori una
robustissima asinella, e la Volontà del Signore è che essa rimanga e non
si dissolva più».
8. A tal punto Ebram e Risa osservano: «Il buon Raffaele sembra
provare un piacere particolare nel creare degli asini! Due giorni fa,
con nostra non poca sorpresa, ne ha formato pure uno con grande
rapidità!»
9. Dice Raffaele: «Lasciate stare quello che allora dovette succedere
per il vostro ammaestramento! Questa asinella ha un significato
alquanto diverso; essa è il simbolo, per voi tutti necessario, della vera
umiltà. Anche voi uomini, a questo mondo, combinate delle vere asinate
quando siete troppo frettolosi nei vostri giudizi e decisioni nel compiere
qualche azione. Anche qui si trattava di qualcosa di simile, cioè di
mostrarvi rapidamente come avviene lo sviluppo di una creatura
durante l'atto creativo originale, e perciò, in seguito all'azione affrettata, è
venuta fuori anche qui un'asina; vi serva questo, se proprio ci tenete a
tutti i costi, a vedere nella cosa qualcosa di umoristico.
10. Questa asinella sarà fecondata dall'asino creato giorni fa, e il
prossimo anno entrambi verranno acquistati da un uomo di
Gerusalemme, e dell'asinello che ne nascerà sarà conservata memoria
in tutte le eternità!
11. Ora però basta con questo argomento; è sufficiente che voi abbiate
visto in quale modo da spiriti vitali primordiali (Pensieri singoli di Dio)
possa sorgere, senza madre, un essere naturale, come è già avvenuto
nella Creazione iniziale. Se però lo desiderate, vi posso produrre
ancora degli altri esseri con tutta celerità!»
12. Esclamano tutti: «Potente servitore del Signore, ciò non è affatto
necessario, poiché per la nostra istruzione ne abbiamo più che a
sufficienza già in quest'ultimo esempio, oltre ogni dire prodigioso; un di
più non potrebbe che renderci la cosa più confusa e non più chiara»
13. Dice Raffaele: «Sta bene, ed ora fate ancora un po' di attenzione a
quanto sto per dirvi; dunque io vi ho mostrato come avviene la
procreazione e come procede il divenire di un essere - qualunque ne sia
la specie - e precisamente una prima volta in un corpo materno già
esistente, ed ora qui una seconda, in via diretta e libera, come solitamente
si verifica su ciascun nuovo pianeta o su una qualche isola neo-formatasi
su un pianeta già vecchio, ciò che anche avviene ogni tanto.
14. Solamente voi non dovete applicare questo esempio anche alla
procreazione e al divenire dell'uomo, particolarmente su questa Terra,
perché, quantunque il procedimento sia molto simile, il fondamento ne
differisce sommamente.
15. Anche la femmina dell'uomo ha in effetti in sé una sostanza
naturale, ma quando ha luogo la procreazione nel modo a tutti
conosciuto, allora viene certo fecondato ed eccitato un piccolo nucleo,
però quest’ultimo, come un acino staccato da un grappolo d'uva, viene
condotto al posto destinato; allora un'anima già compiuta vi accede,
e cura per un certo tempo questo nucleo vitale, finché la sua
sostanza sia progredita tanto da permettere all'anima, che si restringe
sempre più, di penetrare nell'embrione ancora molto liquido e molle;
dopo aver compiuto questa operazione, l'anima deve lavorare per
circa due lune. Una volta impossessatasi per intero dell'embrione,
il bambino diventa subito vivente in modo percettibile,
e cresce poi rapidamente fino a raggiungere la grandezza normale.
16. Finché i nervi del bambino di carne non sono pienamente
sviluppati ed attivi, l'anima continua a lavorare assiduamente e con
coscienza di se stessa, e plasma e adatta il corpo a seconda dei propri
bisogni; ma una volta che i nervi sono tutti completamente formati e il
rispettivo spirito nerveo in continuo sviluppo è giunto a compiere
un'attività del tutto regolare e sistematica, allora l'anima si ritira
e si dedica sempre più al riposo, e si addormenta infine nella
regione dei reni dell'embrione. Da questo momento in poi l'anima non
sa più nulla di se stessa, vegeta semplicemente senza alcun ricordo di
un anteriore stato naturale nudo.
Solo alcune lune dopo la nascita, essa incomincia sempre più a
risvegliarsi, ciò che può venire dedotto molto facilmente dal diminuire
della sonnolenza. Ma perché essa pervenga ad una qualche coscienza
di sé, ci vuole un tempo più lungo.
Quando il bambino comincia a parlare, solo allora subentra davvero
nell'anima uno stato di coscienza di se stessa, però senza alcun ricordo
di una preesistenza, poiché tale ricordo non potrebbe assolutamente
conciliarsi con l'ulteriore e superiore sviluppo dell'anima.
17. L'anima però, interamente avvolta nella carne, non vede né
riconosce nulla per il momento, all'infuori di ciò che le viene presentato
tramite i sensi del corpo, ed in sé non può riconoscere affatto
qualcos'altro, poiché essa è e deve essere in sé talmente ottenebrata
dalla sua massa carnosa, da ignorare per lo più del tutto che essa possa
esistere per sé, anche senza la carne. Per molto tempo essa si
sente una cosa sola con la sua carne, e ci vuole una grande fatica
prima di indurre un'anima incarnata a cominciare a sentirsi e a
considerarsi come qualcosa di proprio all'infuori della carne stessa,
ciò che a sua volta è pure necessario, perché altrimenti essa non
potrebbe ospitare in sé alcun spirito, né naturalmente potrebbe
nemmeno mai ridestarlo in sé.
18. Solo quando lo spirito inizia a risvegliarsi nell'anima, allora in
questa si fa gradualmente sempre più luce: essa comincia a
riconoscersi in modo più preciso, e comincia a scoprire in se stessa
delle cose completamente nascoste, di cui però
certo non sa ancora troppo bene cosa fare.
19. E quando lo spirito e la sua potente luce nell'anima entrano
completamente in azione, solo allora tutti i ricordi si ridestano
nell'anima, naturalmente tutti trasfigurati nella nuova luce; allora
non vi è più né inganno né illusione, ma soltanto
una limpidissima Verità celestiale, e allora l'anima stessa è una cosa
sola col suo spirito divino, e tutto ciò che vi è in essa e fuori di essa
diventa gioia immensa e suprema beatitudine.
20. Ebbene, comprendete ora voi tutti, almeno
approssimativamente, l'immagine simbolica della misteriosa scala
di Giacobbe? Ecco, fin qui ho parlato io; il
seguito ve lo dirà il Signore Stesso».

LA CREAZIONE DEGLI ESSERI ORGANICI (parte terza)


Bene ora ci si addentra nel processo della creazione,
apparentemente complesso ma affascinante nei suoi aspetti
primordiali. Qualcuno è sicuramente stato custode fino ad
ora di questi segreti che la moltitudine non avrebbe mai
dovuto comprendere. Provate voi ad immaginare se tutti ci
rendessimo conto del sistema vita, quanto potrebbe essere desiderato allontanarsi dal corpo per carpire il segreto dell'esistenza,
attraverso pratiche pineali di meditazione. Nel prossimo
post vedremo la procreazione negli animali e nell'uomo.
Con tutto ciò non voglio asserire che si tratti di verità assoluta,
ma per noi viaggiatori potrebbe essere l'ennesimo spunto alla
comprensione dell'esistenza


Biopresto


Raffaele mostra la creazione degli esseri organici
1. Allora Raffaele avanza e dice: «Dio è in Sé eterno ed infinito. Egli solo
riempie lo spazio senza confini. Egli, quale il supremo, purissimo ed
immenso Pensiero e quale l'Idea perfettissima dall'eternità in Sé e di per
Se Stesso, non può, come Tale dall'eternità, che concepire in eterno,
incessantemente, pensieri in tutta la Sua Infinità, la quale è colma dei
pensieri provenienti da Lui. Noi (arcangeli primordiali) però - quali Sue
Idee vitali maturatesi già da tempi inconcepibili per voi uomini ed ora
indipendenti e pieni di luce, di sapienza, di conoscenza e potenza di
volontà - abbiamo ai nostri ordini ancora una moltitudine innumerevole
di spiriti, i quali in un certo modo costituiscono le nostre braccia e le
nostre mani, ed essi riconoscono la nostra volontà, e la attuano immediatamente.
2. Solamente i puri Pensieri di Dio sono la sostanza dalla quale è sorto
tutto ciò che l'infinito comprende in sé; soltanto noi, in origine, siamo
sorti per la Volontà dell'altissimo e potentissimo Spirito di Dio, mentre
tutte queste cose e questi esseri hanno avuto origine poi per mezzo nostro,
poiché noi eravamo e siamo i primi ed i più eminenti vasi collettori dei
Pensieri e delle Idee provenienti da Dio, e lo saremo anche d'ora innanzi
per l'eternità in misura sempre più vasta e in maniera sempre più elevata e perfetta.
3. Noi riuniamo i pensieri di vita sorgenti da Dio, che a voi si presentano
sotto forma di lingue di fuoco, e plasmiamo incessantemente - secondo
l'Ordine divino in noi - forme ed esseri; dunque, se qualcuno vi chiedesse
da dove Dio, oppure noi quali Suoi messaggeri e servitori, abbiamo preso
l'elemento materiale per la formazione degli esseri, ecco che l'avete ora
dinanzi a voi! Queste lunghe lingue di fuoco a forma di serpenti sono il
materiale da costruzione spirituale, da cui è stato fatto tutto ciò che
l'infinito nella totalità può mai abbracciare e comprendere
in sé di essenzialità materiale!
4. In quale modo però procedano queste creazioni, il Signore Stesso ve lo ha
dimostrato poco fa quanto mai chiaramente. Ma voi potrete conoscere ed
intendere tutto ciò in maniera perfetta ed in tutta la pienezza vitale solo
quando voi stessi starete dinanzi a Dio, il Signore, in tutta la perfezione della
vita nello spirito, e non più nella pesantezza della carne.
5. Ed affinché voi - secondo la Volontà del Signore e nel limite che vi è ora
concesso - possiate vedere in quale modo noi, potenti e antichi servitori
di Dio, plasmiamo da questi Suoi Pensieri, che si librano nello spazio,
delle forme e degli esseri, guardate qui con gli occhi della vostra anima,
e voi apprenderete delle cose che finora nessun mortale ha mai appreso
su questa Terra.
6. Ecco, io, nel Nome dell'Altissimo ho ordinato ora, agli spiriti che mi sono
sottoposti, di raccogliere qui un’abbondante quantità della sostanza
necessaria; e come ora vedete noi abbiamo qui un cumulo di queste lunghe
lingue di fuoco che emanano una viva luce, cumulo che finora non ha altra
forma che quella di una palla di fuoco. Osservate un po' come queste lingue
di fuoco si stringono l'una vicino all'altra, e si accalcano come se ognuna
volesse sforzarsi di strisciare verso il centro. A questo sforzo a poco a poco
subentra una calma sempre maggiore;
tuttavia questa non è una vera calma, ma è una conseguenza dell'impedimento
all'avvicinarsi di più al punto centrale, sorto appunto a causa del
sospingersi sempre più crescente verso il punto centrale stesso.
7. Ma per quale motivo tutto tende a raggiungere questo punto? Vedete,
se io ho qui dinanzi a me delle palle da lanciare che sono di materiali differenti
ma di grandezza uguale, quella che è più pesante potrà venire lanciata più
velocemente e più lontano delle altre, ovvero - data una distanza ed una
forza iniziale di lancio perfettamente uguali - essa potrà raggiungere certo
prima delle altre la meta stabilita. La stessa cosa succede anche con gli
innumerevoli pensieri essenziali che provengono da Dio. Fra questi ve ne
sono, per così dire, alcuni di pesantissimi, che sono già formalmente pari ad
un'idea completa; poi ce ne sono degli altri meno pesanti, che però, per
essere dei pensieri, sono pur sempre molto consistenti
e compatti; poi ci sono pensieri più leggeri, cioè meno maturi e meno
nutriti di luce; inoltre ci sono dei pensieri molto leggeri, che sono qualcosa
di appena concepito; ed infine anche dei pensieri leggerissimi, che sono
quelli che corrispondono ai primi germogli ovvero, ancora meglio, alle
prime gemme di un albero. Essi certo sono già in sé qualcosa, però non
hanno ancora raggiunto quello sviluppo divino che possa permettere,
considerati isolatamente, di stabilire e dire di loro: “Essi assumeranno
questa o quella forma”.
8. Quando uno di noi vuole, o propriamente deve, plasmare da questa
sostanza vitale, che ormai voi conoscete, un essere nell'Ordine del
divino Volere e secondo l'intimo impulso dello Spirito supremo, in tal
caso egli chiama a sé gli spiriti che stanno al suo servizio, e questi a loro
volta hanno il compito di raccogliere e di portargli una quantità di sostanza
sufficiente. Ora è altrettanto facilmente comprensibile, dal punto di
vista spirituale, quanto sia naturale nella materia che i pensieri pesanti
o consistenti giungano sul posto prima dei leggeri, per non parlare
poi dei leggerissimi; cosicché i più pesanti costituiscono evidentemente
il centro, mentre i leggeri, che sono quelli che arrivano più tardi,
devono accontentarsi di una posizione sempre più all'esterno; i
leggerissimi formano infine la parte assolutamente esteriore del complesso.
9. Siccome però i pensieri che risiedono nel centro sono i più pesanti,
cioè più ricchi di sostanza nutriente, gli altri che sono più vuoti, più
poveri e ancora più affamati, si accalcano e si stringono vicino ai ricchi,
per potersi in qualche modo saziare del loro superfluo. Ed è perciò che vi
sta dinanzi il fenomeno delle serpeggianti lingue di fuoco più esterne che
si stringono sempre maggiormente al centro, e che ora sembrano
finalmente volersi calmare sempre più, quantunque la loro tendenza sia
ancora quella di avvicinarsi quanto più possibile al centro, per
attingervi una maggiore quantità di nutrimento vitale.
10. Ebbene, ora voi vedete qui un cumulo, che nella sua maggior parte
è ancora molto affamato, e per il momento non chiede altro che
di essere sufficientemente saziato. Esso è simile ad un polipo marino
di forma sferica, il quale mediante le sue mille volte mille
piccolissime ventose succhia incessantemente dal limo del mare il
nutrimento che gli si confà, finché, in seguito a supersaturazione,
iniziano finalmente a formarsi sul polipo sferico le escrescenze tentacolari,
con le quali esso può poi già più destreggiarsi e può all'occorrenza cambiare
di posizione e di luogo. Con i tentacoli esso assume anche una forma
più particolare e più distinta, che differisce già di molto da quella primitiva sferica.
11. Voi tutti vi meravigliate bensì, nascostamente, di questa mia spiegazione
che rappresenta il formarsi di una esistenza, a partire dal primo
inizio di un essere e della sua forma, cosa questa che può procedere
soltanto in questo modo e mai, in nessun caso, diversamente! Basta però
che voi rivolgiate uno sguardo alla natura esteriore delle cose, e
potrete constatare molto presto e con la più grande facilità che qui il
procedimento è identico.
12. Togliete ad esempio l'ovaia ad una gallina, e osservate minuziosamente
gli ovuli che vi sono attaccati, e voi scorgerete che alcuni di questi sono
piccolissimi come minuscoli piselli, altri come piccoli acini d'uva, ed
altri ancora come piccole mele. Nell'interno del leggero involucro non
si riscontrerà altro che la sostanza giallognola del tuorlo! Quanto
informe è ancora questo essere!
13. Ma tale sostanza centrale viene sempre di più nutrita, e forma
intorno a sé l'albume; dopo un certo periodo di nutrizione, la parte
più grossolana dell'albume viene separata dall’albume stesso, però
non si allontana dall'uovo, ma gli si dispone invece intorno sotto forma
di guscio molto solido, il quale servirà a proteggerlo contro lo schiacciamento
al momento della deposizione. Osservate ora quanto sia già differente
un uovo appena deposto da quando era nel corpo materno.
14. Ma ecco che ora la gallina si accovaccia sopra l'uovo e lo riscalda
per un certo tempo. Quali trasformazioni allora avvengono nell'uovo!
Nel tuorlo tutto incomincia a muoversi e a ordinarsi; i pensieri più
consistenti (lingue di fuoco) si ritrovano e si congiungono, ed attraggono
a sé gli affini a loro che sono più vicini. Questi a loro volta si congiungono
in parte con i primi e ancora più tra di loro, però anch'essi attraggono i
pensieri esteriori più vicini ed affini, cioè i più leggeri.
In breve tempo voi potrete già scoprire il cuore, la testa, gli occhi,
le interiora, i piedi, le ali e le piumicine; quando l'essere è una volta
progredito fino a questo punto, allora le parti già sistemate attraggono
sempre di più a sé gli elementi omogenei della sostanza a disposizione,
e si sviluppano sempre più a vista d'occhio.
15. Ma mentre la forma e l'organismo si sono già quasi pienamente sviluppati,
allora anche l'originario pensiero principale che è al centro è stato sempre più
rafforzato, sostentato e saziato durante questa continua attività. Esso allora, con la sovrabbondanza della sua vita, incomincia ad invadere l'organismo,
ne afferra per così dire le redini, e l'essere diventa vivente in modo
visibile; e solo dopo perviene ad uno stato di completa formazione.
16. Raggiunto questo stato di formazione completa, allora il pensiero
vitale - che propriamente costituisce l'anima e che si è diffuso ormai
nell'intero organismo - si accorge ben presto che si trova ancora rinchiuso
in un carcere. Esso allora inizia a reagire con maggior forza, fora la
parete ed esce nel gran mondo tutto affranto e pieno di timore, perché
non si sente ancora sufficientemente rinvigorito.
Qui ha inizio il periodo di nutrizione dal mondo esteriore, e grazie a ciò
anche quello dell'ulteriore crescita; in questo modo il processo di sviluppo
si svolge finché l'essere non abbia la percezione sicura di trovarsi in uno
stato di equilibrio con la natura del mondo esteriore.
17. A questo punto noi ci troviamo ormai dinanzi ad una gallina sviluppata
e feconda, la quale è a sua volta idonea ad accogliere in sé le parti
specifiche animiche atte a nutrirla, in parte dall'aria, in parte dall'acqua
e per la maggior parte dal nutrimento organico già animato ad essa confacente;
il nutrimento spirituale serve per l'ulteriore sviluppo della
sua anima vitale, e quello più grossolano serve non soltanto per la
conservazione del proprio organismo, ma anche per la
neo-formazione dell'ovulo, dal quale, nell'ordine e secondo il processo
ora indicatovi, nasce poi nuovamente un pulcino maschio oppure femmina.
18. La diversità del sesso però dipende dalla maggiore o minore densità,
consistenza e forza originarie del pensiero animico fondamentale
vivente. Se questo già in origine è così pienamente consistente da essere
già in se stesso un'idea, allora il suo sviluppo coinciderà con la
formazione di un essere maschile, mentre, se il nucleo primitivo del
pensiero fondamentale di vita si trova sul secondo
gradino più leggero, allora si svilupperà un essere femminile».


continua

sabato 29 marzo 2008

L'ESSENZA DELL'OSSIGENO (parte seconda)

La lettura continua con questa seconda parte dedicata all'elemento
primordiale essenziale. Pineale, ossigeno ritengo siano direttamente
collegati. Sono sicuro che leggendo anche voi avrete alcune delle
sensazioni che io ho ricevuto. Ovviamente non finisce qui.


1. Dice allora Zinca: «Signore! Io vedo sulla superficie dell'acqua
come un'infinità di serpenti di fuoco guizzare di qua e di là; alcuni
anche vi si immergono, però la rapidità dei loro movimenti non viene
ostacolata dalla massa d’acqua.
Io penetro con lo sguardo fino in fondo al mare, dove c'è una
moltitudine di mostri di ogni specie, nonché un numero infinito di
pesci, e tutti fanno a gara per afferrare queste serpi di fuoco. Quando
un pesce o qualche altro mostro ha ingoiato una o più di queste serpi
di fuoco, esso diventa allora più vivace e attivo, ed una specie di
vera gioia sembra irradiare da questi esseri marini.
2. Adesso vedo queste serpi di fuoco girare intorno di qua e di là
anche nell'aria, ma sono più piccole e meno lucenti, mentre sopra
la regione dell'acqua sono più fitte che altrove. Quegli uccelli che
di notte sono soliti divertirsi sulla superficie dell'acqua, non
sembrano gradirle troppo, mentre i pesci guizzano loro incontro
fuori dall'acqua. Quei serpentelli di fuoco che nuotano sulla superficie
dell'acqua splendono più di tutti e si muovono anche quanto mai
rapidissimi.
Come si spiega questo fenomeno, o Signore, e cosa ne dobbiamo pensare?»
3. Dico Io: «Ciò che voi ora vedete, è la sostanza nutritiva
vitale propriamente detta; essa è il sale dell'aria e il sale del mare.
Un giorno gli scienziati naturalisti chiameranno questo elemento
“ossigeno”; certo non lo potranno vedere, però si accorgeranno
della sua esistenza e stabiliranno come sarà composto, in che percentuale
sarà presente oppure se sarà totalmente assente.
4. L'acqua - quale principale elemento vitale per le piante,
per gli animali e per l'uomo - deve contenere in sé la maggior
parte di questo ossigeno, e specialmente il grande oceano.
Gli animali non potrebbero vivere affatto nell'acqua, se questa
non venisse sempre saturata in misura abbondantissima di tale elemento.
5. Questo elemento è in origine la sostanza animica propriamente
detta, e corrisponde ai pensieri prima che vengano raggruppati in
un’idea. Ma quando voi vedrete questa sostanza vitale animica
accalcarsi in una sufficiente quantità in qualche punto in un
modo qualsiasi, allora non tarderà molto a rendersi visibile una
qualche forma, sia animata - vale a dire molle e agile - sia del tutto
rigida come la pietra oppure come un pezzo di legno morto.
Guardate specialmente lì, verso la riva, e voi scoprirete qua e là
un luccichio particolare formato come da un complesso di punti
luminosi; questo fenomeno deriva dall'accalcarsi della
sostanza vitale, cioè l’ossigeno, in un punto.
6. Ora voi potete osservare come questi nostri serpentelli di
fuoco si stringano assieme qua e là a centinaia di migliaia come
in un ammasso; un simile ammasso, così formatosi come
accidentalmente, emana poi per breve tempo una luce vivissima.
Questo maggiore splendore denota il momento del reciproco afferrarsi
di una moltitudine di questi serpentelli di fuoco vitale, ma con
un simile afferrarsi risulta poi già bella e pronta un'idea,
sotto una qualche forma.
7. Una volta che la forma si trova in ordine, allora subentra
uno stato di quiete, e il luccicare particolare cessa, ma nel
frattempo è già sorta una creatura la quale si mostra sotto
forma di cristallo, oppure sotto quella di semente o di uovo,
oppure perfino sotto forma di animaluccio acquatico già formato,
o per lo meno di una pianticina di muschio acquatico. Ed è per questo
motivo che voi spesso vedrete, con gli occhi del corpo, che le parti
più piane e meno profonde situate vicino ai lidi sono sempre
abbondantemente ricoperte di ogni genere di piante acquatiche
e, dove queste macchie di vegetazione appaiono molto fitte, là non
mancheranno nemmeno gli animali acquatici grandi e piccoli di tutte le specie.
8. Ma ora voi vi domanderete: “Ma chi è che plasma in una
qualche forma, sia essa rigida oppure dinamica e vitale, questi
spiriti vitali dei quali l'uno è simile all'altro?”. A questa domanda
vi risponderà meglio di ogni altro il Mio Raffaele.
Ebbene, Raffaele vieni qui, parla e fornisci una spiegazione con esempi pratici!».





continua

venerdì 28 marzo 2008

LA VERITA' SULL'ESISTENZA IN QUESTO SCRITTO? FORSE PRESUNZIONE, FORSE NO (prima parte)

Non ne dirò volutamente la fonte per non influenzare la vostra immaginazione e la vostra consapevolezza. Spero comunque vi comunichi la stessa gioia che ho provato io

1. (Dico Io:) «Vedete, a tale scopo Mi sono fatto portare qui dal centro dell'Africa
questo globo luminoso per svelare dinanzi a voi il mondo degli spiriti naturali,
e ciò non in maniera prodigiosa, ma piuttosto seguendo una via naturale per
voi finora ancora del tutto sconosciuta.
2. La luce di questa pietra ha la proprietà di influire sui nervi vitali attraverso
la cavità dello stomaco, in modo che l'anima diriga là, dopo un'azione prolungata
di questa luce, la sua facoltà visiva, e cominci a percepire per questa via
perfino le cose più nascoste. Dunque, ora la vostra vista si trasferirà del tutto in
quel punto, e voi potrete vedere meglio ad occhi chiusi che non con gli occhi
della carne spalancati.
3. Anche la luna produce un simile effetto su alcune persone, mai però in modo
così accentuato e in grado tanto alto come appunto questa pietra. Chiudete dunque
i vostri occhi, ed accertatevi se con la cavità dello stomaco vedete meglio
che con gli occhi naturali».
4. A queste Mie parole tutti chiusero gli occhi e non trovarono espressioni sufficienti
per manifestare la loro meraviglia quando ebbero constatato l'acutissimo
potere visivo dell'anima attraverso la cavità dello stomaco.
5. Soltanto Mataele ed i suoi quattro compagni dissero: «Per noi questa meravigliosa
facoltà visiva non è affatto nuova, perché è proprio in questo modo che
noi abbiamo visto spesso le cose più straordinarie e siamo passati più di una
volta attraverso luoghi che nessun mortale, nello stato di veglia naturale, avrebbe
potuto attraversare senza rischiare di fare la più spaventosa delle cadute. Noi
vedevamo nello stesso tempo tutta l'aria - come pure l'acqua dei mari, dei laghi,
dei fiumi e dei ruscelli - sempre fittamente popolata di ogni genere di figure e
di larve meravigliose che si muovevano nell'aria più o meno rapidamente in
tutte le possibili direzioni dei venti, ed esse si libravano in alto e in basso,
oppure si muovevano roteando ora lentamente ed ora velocemente. Alcune si
posavano sul suolo, per così dire, come fiocchi di neve, e si appiattivano in un
certo qual modo nei solchi con tutta rapidità; qualcuna veniva assimilata come
la rugiada dalle piante, altre venivano assorbite dal terreno, ed altre ancora da
minerali di ogni specie.
6. Quelle che si appiattivano nei solchi, e quelle assorbite dal regno vegetale e
da quello minerale, non riapparivano più, però dove c'era un albero od una pianta
che stavano marcendo, o dove c’erano resti di un animale in putrefazione, là sorgevano
forme nuove di ogni genere - da principio con l’aspetto di un leggero
vapore luminoso - le quali ben presto si afferravano a centinaia di migliaia, fondendosi
poi in una forma già molto bene sviluppata.
7. Una volta che la forma si era completata in questo modo, non passava molto
che essa cominciava a muoversi come fosse guidata da una specie di coscienza
propria, facendo come fa il cane quando va in cerca di qualcosa di cui il suo
buon fiuto gli ha manifestato la presenza in qualche luogo.
8. Noi vedevamo questi esseri librarsi abitualmente incontro alle greggi di
pecore, di capre e alle mandrie di buoi; raggiunta una di queste, essi si fermavano
tra le bestie e, in occasione di un accoppiamento, atto al quale sembrava che
questi animali venissero molto stimolati da questi esseri, quest’ultimi venivano
assorbiti proprio dagli animali che si accoppiavano, come la rugiada sull'erba
divenuta alquanto secca, e non ricomparivano più alla vista.
9. Molte di queste forme si spingevano anche verso le acque e nuotavano per
qualche tempo qua e là come scivolando leggermente sulla superficie; alcune si
immergevano poi decisamente nell'acqua, altre invece si stringevano insieme in
una massa nebulosa, e si immergevano nell'acqua solo dopo essersi fuse in una
nuova forma che non di rado assomigliava ad un animale acquatico.
10. Ma la cosa più strana era che noi vedevamo sorgere nell'acqua sempre
un'immensa varietà di figure, di larve con forme curiose, e queste avevano un
aspetto all’incirca come di insetti volanti di ogni tipo, come pure di uccelli grandi
e piccoli di ogni possibile specie. In effetti essi erano muniti di zampe e di
altre estremità sviluppate benissimo, ma non se ne servivano come gli uccelli,
perché tutte le estremità erano penzolanti. Queste figure si libravano nell'aria
come della lanugine, e soltanto al passaggio di veri uccelli vicino a loro, si potevano
osservare dei reali sintomi di vita in queste larve e forme nebulose. Esse si
accompagnavano poi allo stormo, ed in breve venivano come divorate da esso.
11. Inoltre noi scorgevamo come una specie di chiaro pulviscolo piovere giù
dall'alto, talvolta più fitto e talvolta meno fitto, e con particolare frequenza lo
si poteva osservare sulla superficie delle acque. Esaminando più da vicino que-
sto pulviscolo, si poteva constatare anche in esso l'esistenza di certe forme che
avevano l'aspetto o di minutissime uova, oppure di animaletti acquatici straordinariamente
piccoli e tale pulviscolo veniva anch'esso inghiottito ben presto
dall'acqua.
12. Oh, molte cose ci sarebbero da raccontare a questo riguardo se ci fosse
tempo, ma quello che prima noi vedevamo nella nostra infelice condizione, ora
lo rivediamo invece ad occhi chiusi, e questa visione ridesta in noi la memoria
che adesso ci ricorda ad alta voce: “Voi avete visto tutte queste cose per parecchi
anni di seguito, ogni sera e ogni notte!”. Talvolta noi avevamo le stesse visioni
anche durante il giorno, quando il cielo assumeva un aspetto torbido e cupo.
Naturalmente allora noi non sapevamo affatto cosa pensarne, ora però fortunatamente
comprendiamo la cosa, e sappiamo quali sono le cause e cosa essa sia!